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19 Novembre – la Prima Giornata Mondiale dei Poveri
- Guarda intorno a te: chi ha bisogno del tuo aiuto? Un aiuto concreto, materiale, fatto di tempo, di attenzione, di carezze, di medicine e di cibo o altre cose necessarie per una vita dignitosa. Il primo passo è accorgersi, guardare in faccia.
- Poi fare un passo avanti: oggi fai la spesa per un povero di cui ti sei accorto e portagliela. O forse c’è solo bisogno del tuo tempo e della tua attenzione. Magari puoi invitarlo a pranzo o a cena, o anche solo starlo a sentire…
- Spesso non ci sentiamo in grado di aiutare in modo adeguato: segnala chi ha bisogno a chi potrebbe dargli una mano. Anche in parrocchia.
- Se ti sembra di non conoscere nessuno nel bisogno, puoi portare la spesa in chiesa, davanti all’al-tare. I volontari della Caritas parrocchiale (e non solo) si daranno da fare per portarla a destinazione. Puoi anche dare una mano tu stesso: si diventa volontari solo volendolo.
- Infine: forse il povero sei tu. Di cosa hai bisogno? Non sei solo: prova a chiedere a chi hai vicino, a chi magari aspetta solo il tuo permesso per poterti aiutare, prova a segnalare la tua difficoltà.
- Ogni seconda domenica del mese (per questo mese: oggi) è possibile contribuire – in modo continuativo o anche occasionale – al Fondo di Solidarietà con cui la Caritas parrocchiale interviene in situazioni particolar-mente complesse e di emergenza.
Ringrazio in questa occasione tutti coloro che hanno gli occhi e il cuore aperto e, nelle molteplici forme del volontariato e della carità, stanno accanto a chi affronta percorsi o periodi particolari di difficoltà. Essere gli occhi e la mano di Dio Padre, pieni di attenzione e tenerezza, è il compito più bello e gravoso che Egli ha dato agli uomini.