La “zona rossa” in cui siamo coinvolti esige un comportamento particolarmente attento, in obbedienza alle indicazioni del Vescovo (http://www.diocesiportosantarufina.it/home/news_det.php?neid=4189), di cui qui riportiamo solo lo stralcio più pratico:
Per la Domenica delle Palme: la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata con la seconda forma prevista dal Messale Romano. Si evitino assembramenti dei fedeli; i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé; in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami …
La Messa crismale sarà celebrata in Cattedrale, Mercoledì santo, 31 marzo, alle ore 17.
Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore” sia omessa la lavanda dei piedi. Al termine della celebrazione, il Santissimo Sacramento potrà essere portato, come previsto dal rito, nel luogo della reposizione, senza particolari addobbi, in una cappella della chiesa dove ci si potrà fermare in adorazione, nel rispetto delle norme per la pandemia, dell’eventuale coprifuoco ed evitando lo spostamento tra chiese al di là della propria parrocchia.
Il Venerdì Santo sia formulata l’intenzione di preghiera: “per chi si trova in situazione di smarrimento a causa della malattia, della solitudine e della povertà; per i giovani perché abbiano forti motivi di speranza; per i malati colpiti da Covid-19 e per le loro famiglie; per i defunti, siano accompagnati dalla preghiera di suffragio del popolo del Risorto”. L’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sia limitato al solo presidente della celebrazione.
La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con il coprifuoco.