Chiesa del Cimitero Vecchio

 

La Chiesetta del Cimitero Vecchio, dedicata alla SS.ma Pietà, è ubicata nella parte antica del Cimitero. È stata consacrata l’ 8 Luglio 1878, come è possibile vedere in una lapide interna alla chiesa. Viene popolarmente chiamata “L’ Ossara”, per la presenza sul retro della chiesa di una stanza adibita ad obitorio e con una botola per l’ossario, anticamente comunicante con la chiesa tramite una porta.

A sinistra dell’altare sorge un piccolo campanile a vela, dal quale una piccola campanella chiama alla Santa Messa tutti i lunedì. Dal 2015 infatti in questa chiesetta il lunedì viene officiata alle 15 (orario estivo ore 17) una santa messa in suffragio di tutti i defunti del comune.

Preceduta da una piccola scalinata,  la chiesa all’ interno si presenta a navata unica coperta da una volta a botte intonacata. Nella parete di fondo, l’altare maggiore in muratura è sovrastato da una cornice nella quale, fino al 1950, vi era un affresco staccato raffigurante la Pietà, attribuito all’artista di ambito raffaellesco Perin del Vaga, e proveniente dalla demolita Chiesa di San Martino. Il dipinto oggi per ragioni conservative si trova nella chiesa parrocchiale. Per questo motivo la cornice è rimasta vuota fino al 2019 quando, in occasione dei 150 anni del cimitero è stata realizzata dall’artista cerveterana Simona Conte una maiolica con la Madonna addolorata ai piedi della croce.

Queste le parole e la preghiera della benedizione ad opera del Vescovo Gino Reali il 1° novembre 2019:

Da 150 anni si viene in questo luogo per piangere chi ci ha lasciato.Oggi ci ritroviamo in questo luogo con la nuova immagine del dolore più difficile, più incomprensibile: quello di una madre che piange un figlio. Davanti agli occhi la madre stroncata da un dolore indicibile è Maria, l’addolorata. E quel figlio è Gesù: essere figlio di Dio non gli ha risparmiato la morte, ingiusta e violenta, sulla croce. Con Maria piangiamo perché la morte sembra spegnere la gioia.

Noi però guardiamo a Gesù e il cielo, che si riapre al tramonto del giorno più buio della storia ci ricorda che Gesù il terzo giorno è risorto! Ed è vivo e presente, amico nel dolore, capace di aprire il cuore alla vita, alla pace e alla gioia eterne. Perciò questo luogo è pieno del nostro dolore, il luogo in cui si riposa in attesa della risurrezione e della piena comunione nella eternità. Siamo la comunità dei redenti, dei santi, che crede con coraggio e forza in Cristo risorto, perché la sua madre è la nostra madre.

Preghiamo.
O Dio, che ci hai donato la vittoria sulla morte quando il tuo Figlio, morto sulla croce, è risuscitato dai morti, dona a noi, per intercessione della beata Vergine Maria, che nel suo grembo ha accolto il tuo Verbo che si è fatto carne e, una seconda volta, straziata dal dolore, è stata chiamata a diventare madre di ognuno di noi e madre della chiesa, di vivere sin d’ora nella speranza della vita eterna per i nostri cari defunti che riposano in questo cimitero e per noi che in questa valle di lacrime camminiamo verso la patria in cui Tu ci attendi. Benedici questa immagine, che ci fa partecipi al dolore della Madre per il suo Figlio deposto dalla croce e alla gloria della Regina di tutti i santi: stenda il suo manto su di noi e ci protegga. Per Cristo nostro Signore. Amen.

La chiesa segue gli orari di apertura e chiusura del cimitero; viene regolarmente officiata durante l’ottavario dei defunti. Le altre celebrazioni sono momentaneamente sospese.

Bibliografia essenziale e fonti

  • Maria Baldoni, Lazio 4 – Cerveteri, Collana Atlante storico delle città italiane – Multigrafica Editrice
  • Archivio della Diocesi di Porto e S. Rufina
  • Archivio storico parrocchiale